In Sala
Carta d'identità
Localizzazione: Via Balducci – Via Milani, Firenze
Tipologia di intervento: recupero
Superficie (SLP): 7458 mq
Anno di consegna alloggi: 2008
Numero di alloggi: 90 (85 in locazione e 5 venduti)
Nuclei familiari residenti: 90
Abitanti residenti: circa 300
Spazi comuni: aree verdi e piano pilotis (4300 mq)
Il contesto
Il quartiere risulta ben collegato alla città storica attraverso la linea ferroviaria che corre lungo l’Arno; la stazione ferroviaria delle Piagge, però, occupa una posizione periferica rispetto al quartiere e presenta un numero di corse ridotto (media: 3 partenze orarie, di cui solo una verso Firenze SMN). Lungo la stessa direttrice è in corso di realizzazione la linea 4 della Tramvia – attivazione prevista per il 2024 – che offrirà alla parte sud del quartiere un collegamento più rapido e capillare. Il quartiere è interamente servito da diverse linee autobus (35, 56, 68, 86), le quali consentono un buon collegamento in direzione est – ovest. Risulta più difficoltoso quello in direzione nord- sud. La presenza di piste ciclabili è frammentaria e prevalentemente costituita da tratti presenti lungo l’Arno e il Canale Macinante, configurati più come panoramici che come elementi di connessione. All’interno dei futuri sviluppi della Bicipolitana si prevede però un rafforzamento di questi tratti, che rientreranno nelle linee 1 (Osmannaro-Sorgane), 3 (Ugnano-Varlungo Sud) e 4 (Le Piagge FS-Girone).
Gli spazi
In Sala è costituito da 5 corpi di fabbrica con distribuzione a ballatoio organizzati intorno ad una corte comune. Gli edifici presentano 4 piani fuori terra, con il piano terra su pilotis, libero da setti murari portanti, e 3 piani dedicati ai 90 appartamenti.
I servizi
All’interno di In Sala non sono presenti servizi all’abitare
La comunità abitativa
In Sala è abitato da circa 15 anni, nel corso dei quali è anche avvenuto un notevole ricambio degli abitanti presenti. Questo – assieme ad altri fattori come l’invecchiamento e la perdita di stimoli da parte del nucleo originario – ha portato ad una sensibile diminuzione della partecipazione e del senso di comunità, aggravato da una percezione negativa nei confronti degli spazi aperti. Proprio per questo il gestore sociale ha promosso un’attività di ascolto degli abitanti attraverso la quale si è raccolto il bisogno di rivedere le funzioni degli spazi comuni, al momento completamente sotto utilizzate, per favorire un maggiore contatto e conoscenza tra gli abitanti in particolar modo per coloro che abitano da meno tempo nel condominio.
Per saperne di più consulta:
- la piattaforma Abito in community
- il racconto sulla piattaforma Urban Promo – Progetti per il Paese
- il social event Social Christmas t(h)ree (Dicembre 2020)
- il social event Osteria Social Club si fa a fiori (Novembre 2021)
- il servizio su Rai News 24
Verso l'Urban Housing
In base all’analisi del contesto realizzata e alle indicazioni raccolte durante le attività di ascolto degli abitanti, il gruppo di progettazione nella propria relazione ha delineato alcune proposte di sviluppo di seguito sintetizzate.
- Valorizzare le superfici verticali come strumento di riappropriazione anche tramite il coinvolgimento di possibili artisti locali assieme a giovani che vivono nel quartiere.
- Valorizzare gli spazi aperti all’interno del complesso tramite una maggiore definizione dei due spazi permeabili verdi, attuale punto di incontro, gioco e presidio degli abitanti, con una intensificazione del verde nello spazio a ovest e l’inserimento di superficie permeabili pavimentate, nuovi giochi e sedute nello spazio a est (il “Salice”).
- Realizzare micro-interventi nel piano pilotis, “cortile coperto” del complesso residenziale, così da migliorarne la fruizione quotidiana e garantire un maggiore presidio dello spazio, attraverso l’inserimento di strutture leggere e utilizzi temporanei e flessibili.